About

Bhè, sono le mie immagini, colui che cerca la luce dell'infinito, il colore nel grigiore della vita. La mia passione nasce per sbaglio da un fustino di un noto detersivo in cui, molti anni fa, come regalo, mettevano dentro quelle macchinette fotografiche a fuoco fisso che non riuscivano a tirar fuori, da una striscia di pellicola da 24 pose, nemmeno 1 foto al limite dell'accettabile. Avevo 6 anni è quel piccolo oggetto mi faceva diventare un fotografo... ma, con grande delusione, appena ritiravo le foto dal mio studio fotografico mi rendevo conto che la strada era lunga... ma non mi perdevo d'animo.
Andando avanti con gli anni sono riuscito a mettere da parte, facendo i lavori più umili, l'enorme cifra, nella vecchia valuta, di centomilalire ed ero riuscito a comprare la prima reflex, una zenit, con questa cambiava tutto.

Cambiava il modo di vedere la fotografia. Da quì cominciavo ad acquistare, sempre con il sudore della fronte, le prime riviste di settore che mi hanno permesso di capire le prime nozioni, fondamentali, riguardo i tempi e il diaframma. Scattando e sviluppando negativi mi rendevo conto che, ad appassionarmi di più, erano i colori forti i grandi contrasti e i particolari delle cose che mi circondavano. Mi buttavo a capofitto sui paesaggi e sui tramonti ma, nonostante gli sforzi, non riuscivo ad ottenere quello che desideravo: colori irreali, insaturi, mosso ecc...
A quindici anni, riesco a comprare il mio primo amore: yashica fx3 2000 e un filtro neutro a protezione dell'obbiettivo. Comincio da qui ad avere le prime immagini degne di tale nome. Nel 1991, appena finito il servizio di leva, vado a lavorare a Milano in una impresa edile e finalmente compro un'altra yashica, la 108 multiprogram, una semiautomatica con messa a fuoco manuale corredata dall'originale 50mm.

Appassionato da quegli enormi obbiettivi, che vedevo spesso in tv, decido di acquistare il mio primo ed ultimo zoom, un Vivitar 70/300 f4,6. Molta differenza di qualità tra l'ottica originale e il Vivitar, luminosissimo e lenti di buona qualità il primo, poco luminoso e lenti mediocri l'altro.
Appena presa confidenza con quel mostruoso zoom comincio a sperimentare la macro, sono sempre alle prese con piccoli oggetti e particolari di fiori e di animaletti; comincio a smontare obbiettivi e ad applicarli all'incontrario, spesso utilizzando dello scotch o anche tenendolo con la mano muovendomi in continuazione, fino a mettere a fuoco quello che dovevo riprendere. Inutile dire che la fidatissima fx108 viaggiava incollata a me tutti i giorni.
Nel 2001 ricevo in regalo da mio fratello, la mia prima fotocamera digitale, una nikon coolpix 2100 con la quale non mi preoccupavo

più dello sviluppo e dei rulli ma la qualità era scesa drasticamente rispetto la vecchia e cara pellicola e cosi, dopo tre anni di onorata carriera acquisto un'altra compatta nikon da 7mpx che già dalle prime foto non mi soddisfa assolutamente, troppi automatismi, niente che assomiglia a quello che i miei occhi inquadrano, la rivendo e per circa 4 mesi rimango senza fotocamera sino a quando, navigando su un portale di aste on line, vedo una nuova Olympus, la sp550uz, leggo le caratteristiche e mi accorgo che il rapporto qualità prezzo è molto allettante e comincio a cercarne una da comprare. Riesco a comprarne una, acquistata da un fotografo professionista che la mette all'asta, e riesco a prenderla risparmiando quasi cinquanta euri. Comincio subito a studiarla e mentre studio scatto.

E' l'inizio di questa avventura il cui titolo è "www.fotospeciali.it".  Buona visione!!